L’estetica, vale a dire “lo studio della rappresentazione di ciò che è percepito”, non ha a che fare solo con il ‘bello’ o il ‘brutto’, ma sempre più con la ricerca del ‘vero’, come oggetto e fine della conoscenza.
Il libro racconta l’evoluzione dell’idea di ‘vero’ attraverso le immagini e le opere d’arte (dalle incisioni rupestri al Neuroimaning, dal ritratto pittorico alla fotomicroscopia, dalla scultura classica all’installazione) in relazione con i modelli conoscitivi, i paradigmi scientifici, la produzione letteraria e filosofica.
Nella sua lunga, ma a tratti fulminea evoluzione biologica e storica, l’umanità ha configurato le proprie immagini di verità attraverso cornici culturali. Così, anche il genio e la creatività del singolo sono al contempo cifra della sua individualità e conferma dell’organizzazione simbolica che, più o meno consapevolmente, tutti noi condividiamo e imponiamo alle cose e al mondo per poterlo addomesticare, per orientarci, per organizzarci. E questo è ciò che Michel Foucault chiamava “ordine del discorso”.
Con illustrazioni a colori.
Cristina Muccioli, nata a Milano nel ’68 dove vive e lavora, è critico d’arte e curatore in Italia e all’estero. Collabora con la rivista Zona Letteraria (Prospero Editore).
Laureata in Filosofia Teoretica, insegna Etica della Comunicazione all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove tiene anche seminari di Filosofia Estetica e della Scienza. La sua ricerca è focalizzata sugli intrecci tra arte e scienza, antropologia e critica d’arte, archeologia e filosofia, per leggere le opere nei loro contesti, originari e ibridati con altri tempi.
Tiene abitualmente conferenze (Museo di Storia Naturale di Milano, Museo di Santa Giulia di Brescia, Teatro Verdi di Milano, Museo Francesco Messina di Milano, Circolo della Stampa di Milano, Museo Marino Marini di Pistoia, Museo del Novecento di Milano, Università e scuole); ha collaborato, su progetti di arte pubblica, con aziende come Metropolitana Milanese, Fastweb, UTILITALIA.
Tra le sue pubblicazioni, Estetica della vita quotidiana. La punta della matita e altri 18 capolavori prefato da Giulio Giorello, ABEditore; La bellezza possibile, per la raccolta Un veleno che cura (Carocci, 2011), Le emozioni. Un lieto evento, per Il cervello irriverente (Laterza, 2009 e 2017), Palingenesi del fuoco (Fondazione Mudima Ed.) per la personale di Pietro Coletta.
Tra le curatele più recenti: L’uomo è un animale, mostra collettiva degli allievi in occasione del Darwin Day 2016 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera; Senza radici. Perché l’uomo ha i piedi, collettiva degli allievi in occasione del Darwin Day 2017 presso l’Accademia di Brera a Milano; Il silenzio e l’attesa. Per un estetica dell’alterità, collettiva in occasione del Concorso Internazionale di Composizione di Musica Sacra David Maria Turoldo, con L’Adesione del Presidente della Repubblica Italiana; En plein art, progetto promosso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Brescia, Mantova e Cremona, in collaborazione per il Comune di Brescia e il sostegno di Fastweb, Il corpo dell’acqua, collettiva degli allievi dell’Accademia di Brera presentata in occasione di EXPO al Castello Sforzesco, promossa da UTILITALIA per il Festival dell’acqua 2015.