I muri del lungo ’68. Manifesti e comunicazione politica in Italia

Dalla fine degli anni Sessanta, con l’onda lunga del ’68 italiano, il manifesto è stato uno dei principali strumenti della comunicazione politica. Nel vivo di quelle mobilitazioni conobbe una vera e propria rinascita, sia nel linguaggio grafico che nei modelli d’informazione e agitazione.

Questo libro svolge un’analisi dei codici comunicativi che i diversi partiti e movimenti italiani utilizzarono nei loro manifesti. La grafica politica si rinnovò anche sulla base degli stimoli e degli impulsi che provenivano da altri paesi, dai manifesti del Maggio parigino a quelli latinoamericani, dai disegni underground statunitensi ai grandi cartelloni della Cina maoista.

Sperimentazioni grafiche che si intrecciarono a cliché più consueti, recuperati dall’iconografia del movimento operaio. Il confronto tra i manifesti italiani e quelli esteri e tra manifesti di differenti organizzazioni, più o meno distanti dai movimenti, mostra come il linguaggio della rivolta abbia influenzato l’immaginario politico nel suo complesso e le sue rappresentazioni iconiche, sconvolgendo anche la grafica dei partiti istituzionali.

Nei primissimi anni Ottanta, con il declinare dei movimenti e il ritorno della politica nei luoghi istituzionali, il ruolo di questo medium declinò e la pervasività della televisione lo rese progressivamente marginale o, per lo meno, ne cambiò profondamente la funzione.

William Gambetta: Nato a Parma nel 1966, si è laureato in Lettere moderne presso l’Università degli studi di Parma. Dottore di ricerca in Storia presso l’Università di Parma e in Scienze umane presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dal 2004 è docente di Materie letterarie presso le scuole secondarie di primo grado.

Ricercatore del Centro studi movimenti e tra gli animatori della rivista di storia della conflittualità sociale “Zapruder”, si occupa di storia dei partiti e dei movimenti politici italiani.

Tra le sue pubblicazioni Democrazia proletaria. La nuova sinistra tra piazze e palazzi (Punto rosso, 2010), I muri del lungo ’68. Manifesti e comunicazione politica in Italia (DeriveApprodi, 2014), e Massimo Gorla. Una vita nella sinistra rivoluzionaria (con F. Billi, CDP, 2016).

Oltre alla cura del volume Memorie d’agosto. Letture delle Barricate antifasciste di Parma del 1922 (insieme a M. Giuffredi, Punto rosso, 2007), è autore di numerosi saggi per riviste e libri, tra i quali Parma dentro la rivolta. Tradizione e radicalità nelle lotte sociali e politiche di una città dell’Emilia rossa 1968-1969, (Punto Rosso, 2000), Nella rete del regime. Gli antifascisti parmensi nelle carte della polizia (1922-1943) (Carocci, 2004), e Una stagione di fuoco. Fascismo guerra resistenza nel Parmense (Fedelo’s, 2015).

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